Wednesday, July 26, 2006

Namu Myoho Renge Kyo(*)


La mia amica è buddista.
Dice che l’incanta pulirsi i pensieri.
Riesce a farlo pronunciando strane parole a mo’ di preghiera.
Le piaccio molto, per questo ha cercato di convincermi a congiungermi a lei nel recitare sutra, unirmi al gruppo.
Ma io non ci entro. (Mi impegno però, se pur ingombrante, a regola d’arte - mi impegno ad entrare nel suo cuore.)
Non ho ancora capito bene come fa ad essere una filosofia di vita e non soltanto un’altra religione, visto che alla fine sono tutti riuniti nella preghiera - anche se lei la definisce meditazione e si distingue per l'assunzione di una postura consona, flessuosa e senza artificiosità eretta.
E’ molto seria mentre ne parla, e io la trovo di deliziosa, fine, perfetta sensualità.
Mi rimbalza ancora nelle orecchie una sua spiegazione: “La preghiera è una tecnica di meditazione. La ripetizione ritmica, periodica, cadenzata, monotona di una certa formula favorisce l'insorgere di uno stato di coscienza alternativo. Qualora vengano ulteriormente soddisfatte o rispettate determinate condizioni particolari o contingenti, la preghiera così recitata diventa un esercizio meditativo.” Sembra strano perfino a me, ma mi eccita da morire quando recita. in ogni modo io non lo faccio, per quanto lei insista.
Se fosse stata una poesia, individuale, sarei andata. Ai loro incontri. E avrei imparato a recitare. Così invece, malgrado sapessi quanto ci tiene, mi sono rifiutata. Sono atea e lo resto. Ho preferito distrarla, farle dimenticare la parte dell’anima: mi sono buttata sul suo corpo, con la testa. Abbiamo convenuto che ci è piaciuto molto, seppur in due lingue diverse. La mia è stata: “Ti desidero ancora, sotto, sopra e in mezzo. La sua è consistita in: “Il cielo che si dischiude quando il dominio costante della ragione si attenua è una preghiera dove le parole si sono esaurite o dissolte e la mente ha raggiunto una tranquillità tale da render vani i pensieri inutili o molesti.” Io l’ho interpretato come l’orgasmo. Ma forse non ci ho visto bene. Tuttavia ho sentito, e ho provato abbastanza da voler imparare di più su argomenti che le stanno tanto a cuore. Sì, sono una cialtrona. Sono pure miope. E infine sono lesbica. Ho anche delle doti positive però. Sono ironica, imparo velocemente, so esser simpatica e sono carina. Lei mi diceva: “L'esercizio della meditazione sollecita il Buddha, beato dormiente in ciascuno e ciascuna di noi, a divenire consapevole delle proprie radici, dell'esistenza di un'energia incredibile, proveniente dal nulla e di natura indefinita.” E io baciandole la nuca ripetevo pari pari le sue parole mentre pensavo: L’esercizio del lesbismo sollecita la lesbica, beata dormiente in ciascuna etero, a divenire consapevole delle proprie inclinazioni, dell’esistenza di un’energia possibile, proveniente dalle donne e di natura instancabile. In sostanza finivamo sempre per litigare per le mie battute. Per fortuna però a differenza della spiritualità, che mi annoiava, la materia che riguardava i nostri corpi mi entusiasmava. Ero molto brava in anatomia. M’incuriosiva il suo personale migliorare attraverso questo strano rito che ti fa credere d’esser un dio. Il suo individuale valorizzarsi ripetendo quelle quattro semplici parole. Concentrandosi, soprattutto quando mi parlava di pulizia interiore. Senza scope elettriche né panni magici. Come annaffiare un fiore. La sua vita rifioriva, infatti. E anche la mia. Prima di conoscerla percorrevo i miei giorni in uno stato variabile fra il semi-trance e il coma profondo. E di notte ululavo alla luna. Cercavo di prendere a botte la sfortuna. Avevo chiuso una relazione stupenda e non riuscivo né volevo iniziare altro. Io, avevo la coscienza da pulire. I sentimenti da lavare, la malinconia da asciugare. Avevo il cadavere della mia vita tra le mani e tentavo invano di farle la respirazione bocca a bocca, non emetteva alcun suono. Vivevo con affanno. Camminavo con fatica e ridevo di me. Scrivevo, ma ero monotematica. Poi un pomeriggio, mentre guardavo dei libri alla Feltrinelli, ho incontrato questa testa vivace, con i boccoli. Sì, va bene, ho visto anche un culetto mozzafiato. Ma il colpo finale sono stati i suoi occhi. Verdi come il Nilo di una volta, quando i coccodrilli si facevano la tinta sorridendo e specchiandosi negli occhi dei dinosauri. Ho sentito il solletico allo stomaco e le farfalle nel petto. Ho sentito tutti gli scompigli commossi che da molto tempo detestavo e della cui esistenza ero quasi arrivata a dubitare. Così le ho sorriso e abbiamo bevuto un caffè. E poi un aperitivo a casa mia. Poi siamo andate a cena. E l’abbiamo fatto. Sì. La sera stessa. Il nostro primo esercizio di meditazione. E mentre la sua voce calda e squisitamente eccitante diceva: “Immagina d'essere una bimba che sdraiata sulla schiena con lo sguardo rivolto al cielo senza nuvole lanci bolle di sapone con un anello di plastica. Non appena la bolla si stacca, la osservi e la segui mentre s'innalza nel cielo, e così facendo sposti l'attenzione dalla bolla al cielo. Mentre fissi la bolla, questa scoppia, ma l'attenzione per un attimo rimane là dove c'era la bolla. Ecco, in quell'attimo la consapevolezza si posa nello spazio vuoto,” mentre la sua voce calda mormorava queste probabili verità io ho pensato… ho pensato delle cose che posso riassumere soltanto con un Ahhhhhhhhh… Ed è grazie alla spiritualità che ho riconquistato la brama. Nel corpo e nel cuore. Direi che ci siamo mescolate, non scoprendo altro dio all’infuori dell’Amore.
(*) Namu Myoho Renge Kyo è il ritmo che secondo la filosofia buddista regola e comprende la vita dell’universo. In questa frase sono racchiusi tutti gli insegnamenti del Buddha. La traduzione letterale suona all’incirca: Dedico la mia vita alla mistica Legge del Sutra del Loto.

2 comments:

Anonymous said...

Mi piace come scrivi e ciò che scrivi... Credo che tu sia un inconsapevole Budda. Credo che tu debba provare anche solo per dimostrare che il Buddismo è una religione come un'altra, credo che tu debba recitare e verificare se funziona... Non ti conosco nè credo ti conoscerò mai...però ti ri-conosco, riconosco l'energia che c'è in te.
Buona vita
dolcecarmine@hotmail.com

dARIA said...

Benvenuto Carmine,
ti ringrazio ma non riconosco alcuna religione,
Buddismo mi piace se inteso come filosofia.

>>> Namu Myoho Renge Kyo >>>

resta e gioca con noi..