Monday, June 18, 2007

SPOSTAmenti


E' possibile che noi riusciamo a farci del male Con le finte parole come regali a natale È possibile per noi È possibile che sia questa confusione O questa festa che è senza allegria o la mia generazione O la mia testa che scoppia non ci riuscirò mai Ma smettere d'amare no....... (Irene Grandi)

TOC TOC TOC ..sono le gocce che scendono .. sembra quasi che bussano..
Sei distesa sul pavimento e stai giocando con i fantasmi che ti mordono.
Cerchi di distrarti e allora pensi che i cani non sorridono e che loro non sudano, ma è inutile, non puoi andartene.
Ormai i capezzoli sono lividi, e provi dei brividi intorno alle cosce e subito dopo, senti esplodere qualcosa giù, nell’estuario.
Lì nel triangolo rovesciato, qualcuno sembra aver buttato l’ancora, e non puoi scappare.
AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
Sono i fantasmi!
Sono coloro che ti hanno amato troppo, e quando hai cercato di andare avanti, ti hanno seguita e riportata indietro.
- Dicono di farlo per il mio bene– avevi una volta quasi confessato, a qualcuno, che non poteva nemmeno capire da lontano, di che cosa stavi parlando.
I fantasmi con la loro voglia di mentire, sono rimasti senza più niente da dire.
Per questo ogni notte loro ti toccano, succhiano, graffiano.
A volte sono amichevoli, molto più spesso sanno di torte di compleanno bruciate, di minuti di anticipo (mentre tu eri in ritardo), di orgasmi quasi simulati, di paranoie e una malsana voglia di quel per sempre. Quella bugia che assomiglia ad una fiaba, e che molti hanno scritto, ma non è mai esistita.
Forse per questo non smettono, sono sempre con te e ti costringono a bere, a non sognare.
Avidi e ubriachi del tuo sangue divorano, un pezzo dell’anima dopo l’altro.. piano, lentamente .
Ridono di Se! Ridono di Te!
Sei come loro quando la guardi.
E ti senti penetrare qualcosa di viscido in mezzo alle gambe. Sembra una piovra.
E forse tu non sei a casa tua, ma infondo al mare.
Non hai idea di che ore sono, ma di certo è troppo tardi ora, per ripulirti la testa dai cattivi pensieri.
- Dove sei stata ieri?- ascolti la voce rovinate da un milione di sigarette chiederti, e vorresti soltanto spegnerti.
Invece eccoti sdraiata ora sulla schiena, nel tuo letto, il sudore ha lasciato il posto all' inquietudine.
Hai smesso di volare, proprio quando hai ottenuto il patentino tanto desiderato.
Ogni volta che s’incontra qualcuno davvero interessante, bisogna costringersi ad evitarlo. Assolutamente indispensabile non rovinare la bella impressione che ti suscita, quella bocca da gatto, quelle unghie con lo smalto rosso.
Non ti erano mai piaciute, eppure su di lei, non sembravano affatto volgari.
Scappa!- urlava il tuo Cuore, fissando muto l’orologio, ma era troppo presto e ti illudevi ancora di poter gestirlo.
- Non dirlo, so bene quanto male fa la felicità!- sussurrava lei, prima di chiederti se saresti tornata.
- Non credo di poter farlo, sono qui per sbaglio e domani dovrò piantarmi in un vaso meno stretto.
- Capisco, bene, è stato un piacere Non Conoscerti. Ora vado: Sayonara!

No comments: