Wednesday, May 02, 2007

l'altra metà del racconto












Mezz’ora


Andrea guardava furtivamente lo schermo del suo pc. Era in ufficio anche se la voglia di lavorare era sotto 0.
L’unica cosa che la teneva sveglia era quel messaggio sul blog, che i suoi superiori avrebbero letto di notte, collegandosi attraverso il server, ma lei, stranamente non era nemmeno paranoica.
Pensava ad altro, a quelle 4 parole che ancora suscitavano in lei qualche emozione.
- Chi era quel Anonima che poteva farla sorridere anche se non aveva vinto a Lottomatica, nemmeno i biglietti per il concerto di Vasco, che pure quest’anno avrebbe con ogni probabilità perso?
- Mezz’ora – basterebbe mezz’ora per scrivere un racconto, e meno di mezz’ora per incontrarla, per annusarla, per ….
Andrea distrattamente rispondeva al telefono, al ritorno a casa saltava nella metrò rossa, ma soltanto dopo diversi minuti si accorgeva che andava nella direzione sbagliata.
Al improvviso non vedeva + il grigiore della città , ma soltanto lati positivi di ogni cosa.
Uccellini mangiavano felici e uccellaci cagavano regolarmente.
I ladri aiutavano le vecchiette ad attraversare la strada e Milano era invasa dalla Mucca Pazza.
Anzi non soltanto da lei, ma da tutta la sua famiglia: Era meraviglioso camminare, svoltare, girare gli angoli e “Oppps Scusi Signora Mucca mi scusi quasi non la vedevo!”
E la Mucca : “Si sfiguri! oggi mi sento sotto tono, c’è l’hai una sigaretta?”
Persino i barboni le sembravano soltanto dei buddisti per scelta.
Un senso di pace e armonia pervadevano tutto il suo essere

E ORA CARI LETTORI INDOVINATE CHE COSA MAI HA CAMBIATO COSI’ RADICALMENTE ANDREA .. in modo che posso proseguire a TORTURARVI domani in pausa pranzo con l’altra metà di un QUASI racconto

1) si è innamorata
2) ha mangiato un cartone ..

4 comments:

Anonymous said...

Se vuoi amare ama, se vuoi giocare gioca, ma ricordati di un amare giocando e sopratutto di nn giocare ad amare...

dARIA said...

hmm
Giusto, giusto si può decidere di prendere un caffè , di fare due passi in centro , di non andare a lavoro, di comprarsi una maglietta nuova, di farsi una lampada, di mangiarsi una pizza

Di giocare a carte, a scacchi, a domino, di trasferirsi in un’altra città, di iscriversi ad un corso di tantra ma giocare ad amare mi sfugge ..

Devo ammettere non so smettere:

I love my self better than you, i know it’s wrong but what should i do…

By by by

p.s. zia? nonna?

Anonymous said...

Come ogni volta che perdo un tramonto il giorno dopo lo rincontro
ma il bello è quello
è il duello che ogni minuto ho fatto con la vita
quando la sorte mi si è accanita contro e pronta
dovevo trovare veloce una via d'uscita
procurandomi qualche ferita che non si chiude e ancora brucia
ma fa niente
è solo un'altra cosa persa e qualche volta
un'altra cosa data e dopo tolta
all'improvviso senza preavviso
che rende inferno ciò che era paradiso...

bye bye D.

P.S.
sorella? cugina?

Anonymous said...

Ti sembrerò nostalgica, metereopatica quanto basta
Ti sembrerò una donna da niente
Facili lacrime, poca pazienza
Comprendere che sono un pezzo di marmo
La noia devasta la volontà di cambiare

Dovrei rivalutare tutto dal principio
Trovare la forza e l'audacia per farlo
So già che per un momento sarà pieno inverno
Per un momento sarà pieno inverno

dARIA