Wednesday, May 23, 2007

Slave to the Wage : parte II (forse)

Voglio sdraiarmi come un bimbo stanco e piangere x questa vita di pena
Shelley

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Era una giornata piuttosto umida, le zanzare ballavano il tango, strafatte di sostanze fluorescenti, ubriache dai festini di sera prima e si spiaccicavano volontariamente sulle finestre delle macchine in fila gridando: HARAKIRI!Viola pensava che assomigliavano ai Peruviani, quando celebrano quella famosa festa di sbornia ad oltranza.Era quasi luglio ed era quasi l’estate. In Africa nevicava e le gazzelle in Burkina Faso imparavano a sciare, ma leoni erano già passati allo snowboard.Da noi a Milano l’asfalto si scioglieva già a partire da febbraio. E c’era chi pensava che centrassero gli appalti delle autostrade spagnole, che al posto di cemento, versavano Sangria.- Forse i buddisti tibetani hanno smesso di pregare per tutti noi! – pensava Viola, sconvolta che certe cose potevano venirle in mente.Aveva paura di risultare troppo diversa delle Buche Nere, e di perdere i privilegi. Per questo, grazie a Rainbow, stava facendo un corso di recupero.Non aveva quasi più voglia di comprarsi tutte le tonalità delle scarpe Prada, e aveva smesso di provare la nostalgia per i colpi di sole.Tuttavia continuava a preferire Patti Smith alla P.J. Harvey e anche se non lo diceva ad alta voce, e ancora peggio, preferiva Simone de Beauvoir alle Principesse Azzurre. La sua migliore attrice non era nessuna delle tipe di L World. No, nemmeno SHANE.
Lei non sapeva aprire le bottiglie di birra con denti. E li lavava almeno 2 volte al giorno.Non le piacevano i baffi ed era allergica ai peli, detestava i capelli grigi delle trentenni, e la sua metà preferita per la vacanza non era l’isola di Saffo, anche se Lesvos era molto bella.Tutto questo faceva venire i brividi alle sue migliori amiche, le ARCILESBLE INDIPENDENTI.Da un po’ si sussurravano le cose sgradevoli sul suo conto, soprattutto da quando si era presa una cotta per un uomo! (che comunque credeva una donna).Non c’era più tempo da perdere, di comune accordo avevano deciso di rinchiuderla nella Clinica per le Lesble Deperite.Le cure costavano parecchio e non potevano avvalersi della mutua, non quando Vaticano ordinava il fumo nero e bianco a destra e a manca.Per questo, con un colpo d’ingegno hanno convocato un’assemblea e aiutandosi con il 5% degli introiti, che derivavano dalla lacca per i capelli e peli, delle PUNK a LESBIAN.
E dal 1% del mascara delle Drug IO VALGO QUANTO PAGHI( le drug erano sempre bendisposte ad aiutare il prossimo nel momento del bisogno) ci sono riuscite.Maria de Filippi aveva Maurizio Costanzo da sfamare, ed era ben risaputo, che ella non facesse i sconti a nessuno (tranne la Barale)Rainbow era una vera amica, e come tale era davvero preoccupata per la sua salute mentale.Le comprava Il Manifesto, la portava a vedere i spogliarelli. Sostituiva di nascosto le bottiglie dei suoi vini pregiati con il buon vecchio Tavernello.Entrava nei suoi armadi per versarci un po’ di sugo del pomodoro, perché: Oggigiorno le ragazzine vanno matte per la Familiarità!Quella era una delle parti difficili da reggere, la psicologia spicciola che Rain sapeva interpretare in 1000 miliardi di modi diversi.Rainbow con tanta spontaneità tirava dalla sua borsetta le caramelle e i dildi. La trascinava dal letto per portarla ai scioperi dei tranvieri, di puttane, alla Mayday parade. La portava al Family Day, dove non mancava di infilarle la lingua in bocca, ma soltanto per essere “Politically Correct”, a differenza di quei cornuti, tutti conviventi in Pacs e tutti divorziati e risposati da Diavoli del Vaticano.- Ecco, prova a metterti questo, è doppio e si può giocare a tante cose. Che ne dici?- Oh, si, immagino di si Rain, ma avrei voglia di imparare il giapponese, ballare il tango.- Tango!!??? TANGOOOOOOOOO una cosa disgustosa, maschilista, sciovinista, patriarcale e maniacale – urlava e la scuoteva per le spalle, con la mano sinistra, mentre con la destra palpava il sedere di una bionda di passaggio. (per darle buon esempio!)Ora, ferma davanti al semaforo verde, Viola leggeva il Manuale della Maria De Filippi.Era arrivata alla lezione numero 3: Come sedurre una donna e avere ancora il buon senso di capire, che morderle il seno non erano i preliminari…

2 comments:

Anonymous said...

rido ... si, rido perchè il buco nero, un po come tutta questa (parteII) sa essere un luogo molto ironico...
come le frasi effetto da dure...
il manuale della De Filippi...
l'assurda necessità di definire e definirsi a tutti i costi...
hai reso in maniera impeccabile il tutto ... davvero... per chi lì ha respirato, amato, giocato... odiato tutto viaggia su un sottile senso di ironia... o forse di autoironia... in realtà mi sono sentita molto più anormale a ridarmi ad un uomo della prima volta che ho amato una donna... eppure ... io sono sempre IO
ma

dARIA said...

chi sei?


ma ?


chi sei tu?

e io ?

chi sono io?

....
grazie, oggi ho cambiato il genere .. ma tornerò a scrivere cose ironiche .. spero .. presto